Perché l’elettrico è, e rimarrà, il più importante nella decarbonizzazione del trasporto su strada

By Volta Trucks

Di Carl Magnus Norden, fondatore di Volta Trucks

La scorsa settimana, l’Advanced Clean Transportation (ACT) Expo ha ospitato in California alcuni dei leader mondiali dell’innovazione nel campo dei trasporti ecologici. È stato fantastico avere l’opportunità di lanciare e presentare per la prima volta negli Stati Uniti il nostro Volta Zero completamente elettrico ed è stato altrettanto importante imparare dagli esperti del settore negli Stati Uniti.

Tuttavia, mi ha sorpreso la grande attenzione posta sulle altre alternative ai combustibili fossili per il trasporto su strada, come il biodiesel ed e-fuel,  nonostante i significativi progressi nella tecnologia delle batterie. Questi discorsi non si limitano al territorio degli Stati Uniti, ma sono diffusi anche in Europa, dove molti OEM parlano di queste alternative, presumibilmente “pulite” e valide, che cercano di mantenere in attività i motori a combustione interna.

A uno sguardo più attento, s embrava che tali alternative fossero semplicemente delle scappatoie per continuare ad utilizzare il motore a combustione fino alla probabile eliminazione graduale dei camion a diesel, prevista per il 2040.

Ad esempio il biodiesel, attraverso una forma di olio vegetale idrotrattato (HVO). Per produrre volumi sufficienti, la quantità di olio di palma necessaria comporterebbe un’ingente deforestazione, che causerebbe effetti catastrofici sui cambiamenti climatici e sulla biodiversità. Inoltre, peggiorerebbe le carenze di cibo a livello globale, in quanto l’uso del suolo solitamente dedicato a nutrire gli esseri umani sarebbe dirottato verso l’alimentazione di veicoli. Ecco perché la legislazione dell’UE sta già considerando e affrontando le potenziali minacce della deforestazione per la produzione di biocarburanti, mentre la direttiva dell’UE sulle energie rinnovabili (RED 2) mira a vietare tutto l’olio di palma nei biocarburanti entro il 2030. Il regolamento UE sulla deforestazione recentemente adottato stabilisce che dal 2025 tutti gli importatori di olio di palma dovranno dimostrare che i loro prodotti non contribuiscono alla deforestazione.

Allo stesso modo, volumi sufficienti di e-fuel  prodotti con elettricità pulita non saranno disponibili a breve.

Anche tenendo in conto la cattura e lo stoccaggio del carbonio, in teoria, la quantità di elettricità richiesta non sarebbe disponibile fino al 2030, soprattutto considerando che altre industrie, ad esempio domestiche, stanno cercando sempre più di passare all’elettrico. È molto più efficiente utilizzare l’elettricità per alimentare i veicoli direttamente, piuttosto che utilizzarla indirettamente per produrre e-fuel.

Infine, anche se prodotti in modo sostenibile e in volumi sufficienti, l’uso del biodiesel e dei e-fuel contribuirebbe comunque all’inquinamento atmosferico locale attraverso l’emissione di NOx e particolato. L’inquinamento atmosferico rimane la più grande minaccia ambientale immediata per la salute umana e si stima che causi più di 300.000 morti premature all’anno, secondo la European Environmental Agency.

Siamo la prima generazione a percepire gli effetti del cambiamento climatico e l’ultima che può agire per invertire questa tendenza. I veicoli con motore a combustione interna stanno letteralmente alimentando questa crisi ed è nostro dovere agire per fermarla, ora. La soluzione più scalabile ed efficiente è già disponibile: la mobilità elettrica.

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